Vela &...No, oggi non si esce!
No, oggi non si esce!
Giornata tipicamente decembrina oggi… nuvole basse, una pioggia sottile sottile riga il paesaggio, accompagnata qua e là da qualche cristallo di neve che subito si scioglie cadendo al suolo.
Poi una schiarita, le nuvole si alzano, l’aria sembra espandersi sopra il lago e si percepisce nella nuova luminosità il sole nascosto dietro le nuvole.
Il grigio rimane però il colore dominate.
Grigio il cielo, color piombo fuso il lago, argentata e a scaglie la superficie accarezzata dalla breva, come trame di metallo diverso, si vedono gli incroci dove il vento cambia o si intensifica; anche il canneto e il prato della spiaggetta sembrano esser stati sciacquati in un tono di grigio che li ha infeltriti, compenetrati.
Le temperature non sono proprio freddissime ma quei 6,7 gradi del pomeriggio, senza sole e con l’umidità sembrano molto meno.
No, oggi non è giornata da uscire a vela!
Eppure, il segreto tarlo, il desiderio frustrato non si acquietano.
Non c’è meteo infausta che possa costituire un vero ostacolo.
Quando esplode il bisogno di uscire a vela una sola cosa ti appare certa. Andrai al circolo. Armerai il laser ed uscirai. Senza se e senza ma.
Potrà esserci o non esserci vento, potrà esser lì lì per piovere, ma se rimane asciutto quel tanto che ti basta per armare sarà cosa fatta e tu te ne potrai andare, abbandonare la spiaggetta e prendere il largo.
E non ci sono parole, davvero non ci sono parole per descrivere la magia di queste “micro navigazioni!”
Sulla fredda, umida superficie argentea del lago. Aria fredda e vivificante ti accoglie. Inspiri profondamente. Senti quel respiro fresco penetrare in profondità nel petto, illuminare il cervello, portare energia ai muscoli.
Il paesaggio di sempre oggi ti appare nuovo e poco familiare. Il lago ha indossato la livrea invernale. Elegante nel suo grigio impeccabile, lambisce le solite sponde con acque ora fredde e gelide dal colore del ferro fuso. Un brivido di emozione… e un po’ di freddo. Ti allontani dalla riva. La scia risuona piano, aprendo un solco argento nell’acqua.
Ascolti con gratitudine quel suono. Ringrazi per l’aria gelida che ti congela il naso e rende le guance rigide.
E’ ancora possibile. Si può ancora fare vela. In questo lago, in questo silenzio di ghiaccio, su questa superficie lucida e tersa , spazio limpido, sereno e neutro pronto ad accogliere le tue emozioni. Puoi lasciarle lì a galleggiare nel freddo e poi andartene prima che riescano a risalire a bordo!
Rientri nel crepuscolo che altro non è che un intenso color tortora che cancella ogni altro colore.
Sei fresco e leggero… forse ha lasciato là fuori tra le onde anche “ pollicino” che non troverà le mollichine per tornare a casa, il sentiero è perduto, la scia cancellata, la barca spiaggiata ormai.
O forse sono Hansel e Gretel che hai accompagnato laggiù, dove il movimento delle onde rende il lago di un unico colore, lasciandoli alla ricerca della casina di marzapane….
Libero!
A ciascuno la propria fiaba.
Loro là e tu qui, finalmente!